Pensando al settore IT (acronimo di Information Technology), molti di noi forse non hanno le idee molto chiare. Niente paura, il nostro portale è nato proprio per fugare ogni dubbio e far luce su un ambito sempre più importante nelle nostre vite. Partiamo da una semplice considerazione: compito dell’IT è quello di realizzare tecnologie sempre più sofisticate per scopi ben precisi che normalmente tendono a risolvere problemi di natura organizzativa o aziendale. Tali tecnologie sono rivolte per l’appunto al mondo del business ma anche a quello pubblico.
L’IT per ogni settore
Nelle sue componenti essenziali, l’IT viene così suddivisa: Governance IT, vale a dire l’insieme di processi e politiche per gestire in modo sicuro ed efficace i diversi servizi a seconda delle necessità d’impresa; Operazioni IT, che indica l’erogazione del supporto tecnico per un corretto funzionamento delle tecnologie, come ad esempio la sicurezza informatica, l’efficienza dei dispositivi, la manutenzione della rete; Hardware e infrastrutture, che riguarda tutti i componenti fisici e comprende configurazioni e manutenzioni degli strumenti del settore, quali telefoni, laptop, tablet, server, router ecc.
I servizi più richiesti
L’IT è ormai fondamentale per la produttività aziendale. Ecco quali sono i servizi più richiesti. Gestione dei dati: le imprese di oggi elaborano una quantità di dati sempre più ampia e dunque i software devono avere una grande potenza di elaborazione, che va di pari passo con le capacità analitiche umane. Sistemi mobile e wireless: lo smart working è diventato una necessità, ma per sostenerlo occorrono tecnologie adeguate e integrate con i dispositivi attuali (smartphone, tablet, laptop). Connessioni sempre più veloci: legato allo smart working e agli effetti della pandemia è stato il fenomeno delle videoconferenze, non solo tra amici ma soprattutto in ambito aziendale; per avere un segnale audio/video ottimale occorre disporre di connessioni sempre più veloci con una maggiore larghezza di banda maggiore. Servizi Cloud: prima dell’avvento dei cloud, per l’archiviazione dei dati si utilizzavano hardware interni; oggi quasi nessuna azienda si affida a essi, bensì sfrutta le piattaforme di hosting di terze parti.